Nel Mondo della Scuola
Divulgazione scientifica
2009
Scuola Media di Bibbiena (AR)
21 aprile 2009
“La Scuola Media incontra l’Università: indagini sul «Sogno di Costantino» di Piero della Francesca”
Una docente della Scuola Media di Bibbiena (AR), la prof.ssa Alberta Piroci, ed i suoi allievi impegnati, nel corso di un intero anno scolastico, a studiare la caduta di Costantinopoli del 1453, oltre che con i mezzi più consueti, anche tramite l’analisi attenta ed aggiornata dell’iconografia del celebre ciclo pierfrancescano di Arezzo; l’elaborazione di una nuova ipotesi di lettura del “Sogno di Costantino”; e, infine, come luogo dove esporre i risultati di questo lavoro stimolante ed innovativo, l’Università di Siena, nell’ambito del corso di Civiltà bizantina della prof.ssa Silvia Ronchey. Lo scopo di questo evento è duplice: da un lato, sottolineare la necessità di coltivare ed incentivare lo sviluppo di una coscienza critica e della capacità di interagire ed interrogare i testi antichi (testi pittorici, in questo caso) anche presso gli studenti più giovani; dall’altro, ribadire il ruolo dell’Università come fulcro del dibattito, dello scambio di idee, dell’incontro. Tutti gli interessati sono invitati a partecipare.
Invito
Rassegna stampa
2009
Scuola Media di via Boccioni (Roma)
Anno scolastico 2008-2009
“Mi prendo a cuore”
Quest’anno la scuola media di Via Boccioni ha partecipato al concorso Mi prendo a cuore organizzato dal Fondo per l’Ambiente Italiano (FAI), che ha lo scopo di scegliere e prendere in cura un luogo ferito del proprio territorio, significativo per ragioni storiche, artistiche o paesaggistiche. Al progetto aderiscono le classi seconde dei due plessi, Ippolito Nievo e Guido Alessi, con l’obiettivo di proporre una rivalutazione storica e artistica del quartiere Flaminio, e in modo particolare di due siti, l’Oratorio di Sant’Andrea e il Ponte Milvio, che serbano la memoria di eventi storici di grande importanza, eppure sono vittima di incuria, anche da parte dei residenti.
Lo spunto è fornito dalla recente pubblicazione di un saggio storico di Silvia Ronchey che propone una suggestiva lettura dell’enigmatica Flagellazione di Cristo di Piero della Francesca. L’opera è collocata nel contesto delle relazioni che il papa, alcuni principi occidentali e gli ultimi discendenti dell’impero bizantino intrecciarono, nel Quattrocento, nel doppio tentativo, rivelatosi poi vano, di riunificare la chiesa latina con quella greca e di salvare Costantinopoli dalla conquista turca. Uno degli ultimi atti della vicenda ebbe come teatro l’area di Ponte Milvio e dell’attuale quartiere Flaminio. Nell’aprile del 1462, quando già da nove anni Bisanzio era caduta sotto i colpi di Maometto II, Tommaso Paleologo, ultimo successore legittimo dell’impero romano d’oriente, recò in dono al papa Pio II le reliquie dell’apostolo sant’Andrea, fratello di san Pietro. Il pontefice, uscito da Roma per venire incontro al sovrano bizantino, accolse il dono in un’atmosfera di profonda commozione e presiedette un’imponente processione di prelati, senatori, nobili, gente comune che, attraverso Porta del Popolo e con un lungo tragitto per le vie della città, condusse le reliquie in San Pietro. In ricordo dello storico incontro, Pio II volle che fosse edificata un’edicola con la statua del santo, opera di Paolo Romano; accanto ad essa, nel secolo successivo, fu costruito l’Oratorio di Sant’Andrea, che, restaurato nell’Ottocento dal Valadier, giace oggi dimenticato, e nonostante la cura amorevole di alcuni fedeli, è penalizzato da una sistemazione urbanistica che non lo preserva dalle ingiurie di automobilisti irrispettosi e dall’ora d’aria dei cani del quartiere.
L’altro polo del progetto, Ponte Milvio, vorrebbe essere restituito alla considerazione dei cittadini non più solo come luogo simbolo d’innamoramenti adolescenziali, ma anche per i suoi trascorsi memorabili: nessun segnale, ad esempio, ricorda al passante che quel ponte dà il nome a una battaglia che ha cambiato la storia del mondo, allorché Costantino sconfisse l’usurpatore Massenzio e, accreditando la fama di un aiuto soprannaturale da parte del Dio dei cristiani; volle poi concedere libertà di culto all’impero e inaugurare l’epoca di un nuovo universalismo per Roma, centro vitale non più del potere politico ma della fede che salva.
Nel corso del progetto, coordinato dalla prof. Carla Panaioli, gli alunni, oltre a studiare gli eventi storici e le relative testimonianze artistiche, anche col contributo di esperti esterni, hanno prodotto due diversi elaborati. I ragazzi del plesso di Via Flaminia hanno curato la redazione di un file multimediale, che illustra la storia dell’Oratorio di Sant’Andrea e di Ponte Milvio e formula proposte per il recupero e la valorizzazione dei siti. Gli allievi di Via Boccioni hanno invece ricostruito la processione del 14 aprile 1462, che trasferì il capo di sant’Andrea da Santa Maria del Popolo alla basilica di San Pietro: in un pannello 800 x 60, realizzato con tecnica mista (collage, tempera, pastello), personaggi tratti da opere di Piero della Francesca, Andrea Mantegna, Benozzo Gozzoli, Melozzo da Forlì, mettono in scena la solenne traslazione della reliquia, sullo sfondo di una Roma immaginata a partire da riproduzioni quattrocentesche e cinquecentesche.
Scheda completa del progetto
Rassegna stampa
l'elenco completo dell'attività di ricerca e didattica di Silvia Ronchey si trova anche su questa pagina della Università degli Studi di Siena
Analogamente, è possibile trovare informazioni su Silvia Ronchey nelle pagine del Ministero dell'Università e della Ricerca

