INCONTRO CON JAMES HILLMAN

"In quel giardino io ero nella Psiche, mi accorgevo che tutto era psicologia intorno a me, tutto parlava psicologicamente. Il mondo è come un giardino in quanto si manifesta; è un mondo di cose come alberi, sentieri, ponti; è anche un mondo di intuizioni, di metafore, di insegnamenti - a disposizione di ogni anima che passa - dati con la facilità dei riflessi sul lago: il giardino rende più intellegibile e più bella l'interiorità dell'anima."
(James Hillman)

foto_Hillman


James Hillman, americano, di cultura europea, è uno dei grandi filosofi contemporanei, oltreché il più spregiudicato esponente della psicanalisi di derivazione junghiana. E' un intellettuale cosmopolita, ha studiato alla Sorbona e al Trinity College di Dublino prima di diventare allievo di Carl Gustav Jung e poi, alla sua morte, direttore dello Jung Institut a Zurigo.
Trent'anni dopo, quando è tornato in America, ha insegnato nelle università di Yale, Syracuse, Chicago e Dallas.

E' attratto dai miti e dai simboli, è favorevole a un ritorno a quella che lui chiama la "Grecia psichica"; soprattutto, Hillman ha riportato al centro della psicologia e del pensiero contemporanei un'idea antica e universale: l'idea di anima.

Intorno a quest'idea, Hillman ha costruito un sistema di pensiero che può considerarsi un sistema di cura collettiva dei mali che affliggono l'umanità: l'ingiustizia sociale e politica; il declino della religione in quanto legame dell'anima con il mondo; la distruzione ecologica; il grande demone contemporaneo della depressione. Ma James Hillman non è né un mistico né un contemplativo: Hillman è un occidentale scettico, è un maestro che si mette sempre in contrasto con l'opinione corrente; è un intellettuale lucidissimo che ha indagato le radici e lo spirito della nostra civiltà.


Note biografiche:

James Hillman nasce ad Atlantic City, Stati Uniti, nel 1926. Nel 1949 consegue il PH. D all’Università di Zurigo, facendo il training psicoanalitico al C. G. Jung Institut. Dal 1952 al 1953 vive in India. Poi a Zurigo, divenendo allievo di Jung. La sua attività pubblica abbraccia un periodo di trentacinque anni, dal 1960 al 1995. Subito dopo la laurea al Trinity College di Dublino, si dedica alla pratica di terapie di impronta junghiana; nel 1959 è nominato Director of Studies del C. G. Jung Institute, dove rimane sino al 1969, quando abbandona per una profonda crisi che lo porta a riconsiderare interamente il modo di fare terapia. Nel frattempo nel 1960 pubblica a Londra il suo primo best-seller scientifico Emotion: a comprehensive phenomenology of Theories and Their Meanings for Therapy. Dieci anni dopo, nel 1970, diviene direttore delle Spring Pubblications e inaugura una nuova scuola di indirizzo junghiano sulla cultura e l’immaginazione, applicando le conclusioni tratte dalle analisi individuali a processi di senso collettivo. Il movimento fondato da Hillman, la psicologia archetipa, ottiene un successo enorme e sembra destinato a innovare profondamente la tradizione junghiana. Nel 1978 torna in America trasportando la sua Mitteleuropa, il suo culto degli dei e della tradizione greca nella texana Dallas, avanguardia della più sintomatica modernità. Da Dallas, dopo la pubblicazione di Il codice dell’anima si avvia il suo grande successo: il libro, diventato un best-seller negli Stati Uniti e in Italia, vende 40 mila copie in otto ristampe.

















Un'intervista

a James Hilman:
in un giardino romano, Silvia
Ronchey intervista James
Hillman.

Filmato Quicktime, durata 48'








Insieme a James Hillman, SIlvia
Ronchey ha curato per l'editore
Rizzoli i seguenti volumi:

Il piacere di pensare

L'anima del mondo


James Hillman ha insegnato
nelle Università americane di:

Yale
Syracuse
Chicago
Dallas





E' stato direttore dello Jung
Institut di Zurigo nel periodo
1959-1969:

Carl Gustav Jung Institut Zürich












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