Dizionario greco-bizantino / italiano


Ill.ma prof. Ronchey,

La scomodo con questa mail - dato che per nostra fortuna ha aperto le stanze del Suo sapere alla comunità del web - perché ritengo possa aiutarmi con qualche Sua indicazione.

Sono un insegnante di lettere in pensione, laureato in Lettere Classiche, e vorrei sapere se esiste - in commercio o meno, in catalogo o no - o se non è mai stato edito (il che mi sembra poco probabile), un dizionario o un lessico (o comunque un'opera di consultazione che abbia tali caratteristiche) greco-bizantino/italiano. Ho provato a cercar qualcosa su qualche sito Internet per addetti ai lavori, ma non ho trovato nulla (o forse non sono stato un buon cercatore). Se non dovesse esistere una siffatta opera nella nostra lingua, La prego comunque di segnalarmi opere equivalenti in lingua francese, inglese o tedesca.


La ringrazio in anticipo per la risposta che vorrà darmi e per la parte del Suo prezioso tempo che mi avrà dedicato.

Cordiali saluti,
Claudio
 


Caro Collega,
per il greco bizantino in realtà lavoriamo ancora con gli strumenti dei tempi del Re Sole: l'unico dizionario degno di questo nome resta il Lexicum Mediae et Infimae Graecitatis di Du Cange (lo stesso che troneggiava, nella sua versione latina, nella biblioteca di Des Esseintes in A rébours di Huysmans).

Ci aiutiamo con altri dizionari più recenti: il Liddell-Scott-Jones tiene parzialmente conto della grecità tarda e ospita alcune voci bizantine; il lessico patristico del Lampe (sempre Oxford University Press) è uno strumento prezioso; anche il Mega Lexikon tes Hellenikes Glosses del Dimitrakos (in più volumi, da consultare in biblioteca, a meno che ne abbiano fatta una versione online) è molto utile, anche se traduce dal bizantino al neogreco, ma è pur sempre in katharevusa, non in demotiki.

C'è poi un seminutile dizionario inglese, piccolo e incompleto, il Sophokles. E' invece utilissimo quello di Kriaras, che però include ancora, nonostante il defunto eponimo e i suoi seguaci lo stiano compilando ormai da vari decenni, poche lettere, e si ferma non ricordo se alla epsilon o poco più in là. Infine, il TGL, il Thesaurus Graecae Linguae, opera digitale, in realtà raccolta di testi (crescente), ma indicizzata e dunque utilizzabilissima come lessico - anzi, oggi, per le giovani (pochissime, intendiamoci) leve, e' lo strumento migliore. 

Ma il vero dizionario bizantino ogni bizantinista se lo forma e porta dentro, nel suo privato schedario mentale, leggendo molto greco bizantino, congetturando, sbagliando, correggendo le proprie virtuali schede psichiche, per anni e decenni.

Ultimamente mi è arrivata notizia di un nuovo dizionario greco-italiano che tiene conto del greco tardo, E' appena uscito, non l'ho ancora visto, ho chiesto di spedirne una copia all'università, e le allego qui sotto una mail di riferimento dell'editore.

Spero di esserle stata utile e le chiedo in cambio un piccolo dono: i suoi meravigliosi font lettera 22 dove li ha trovati? non è che me li manderebbe (ammesso che funzionino sul Mac)? In ogni caso, mi complimento per l'eleganza.
Sua
SR

Prontuario promozionale x ALFOMEGA



Gentilissima professoressa,
ho più di un motivo per ringraziarLa, ma prima vorrei scusarmi del ritardo con cui Le rispondo, visto che Lei è stata più che pronta nel rispondermi.
La ringrazio, anzitutto, dell'avermi onorato della parola 'collega': detta da un docente universitario qual è Lei (tra l'altro, La seguo con interesse tutti i sabati su "ttL") non può che farmi piacere, ma Le dico che è stata troppo buona, senza falsa modestia. Resto coi piedi per terra, e comunque grazie del complimento (perché, detto da Lei, è un complimento).
La ringrazio per la gentile e articolata risposta: adesso non mi resta che approfondire e ricercare gli spunti e le  indicazioni che Lei mi ha così cortesemente fornito.
La ringrazio, infine, per il complimento (un altro!) finale sull'eleganza, ma in questo caso girerò il complimento a mio figlio perché è lui che mi aiuta nell'usare le tecnologie moderne - data la mia scarsa dimestichezza. Il poscritto è opera sua.
Un'ultima gentilezza (forse sto approfittando troppo della Sua cortesia): mi potrebbe reinviare la mail con la scheda relativa al nuovo dizionario greco-italiano, visto che ho difficoltà a visualizzarne il contenuto?
Di nuovo grazie per la Sua cortesia e per la Sua disponibilità; ricorderò con onore e piacere questo scambio epistolare elettronico.

Sinceri e cordiali saluti,
Claudio
  

P.S.:
il font, che ha un taglio vintage non a caso, in quanto disegnato a metà anni '50 per le macchine per scrivere IBM e poi ripreso dai maggiori produttori di strumenti meccanografici, si chiama Courier New; ho scomodato qualche amico che possiede un Mac, e io stesso ho fatto qualche ricerca in rete, e Le posso dire che al 90% dovrebbe averlo anche Lei nella dotazione di caratteri del Suo Mac (nella cartella /Libreria/Fonts o /Sistema/Libreria/Fonts - o giù di lì, ho tradotto dal sito di supporto internazionale), sempreché Lei abbia una versione non precedente all'OS 10.3. Io lo allego (anche se non garantisco sulla compatibilità, pur essendo un font TrueType cioè universale - o quasi), comunque non dovrebbero esserci particolari difficoltà nel reperirlo nei siti di utenti Mac, ad esempio. Ringrazio anch'io, dopo mio padre, per il complimento sull'eleganza: in effetti, si tratta di un carattere che ama chi, come me quand'ero piccolo (vent'anni fa), era affascinato da suoni odori e sensazioni visive e tattili di una Lettera 22, per l'appunto, ovviamente color carta da zucchero, e ora cerco di riprodurre tutto questo per nostalgia personale (senza scomodare Proust) e per non essere sommersi da montagne di carta scritta in Times New Roman - ma in pochi (tra cui Lei) colgono l'omaggio alla macchina per scrivere. Una curiosità (questo carattere era usato come standard nella redazione ufficiale delle sceneggiature cinematografiche statunitensi) e un consiglio (se posso permettermi): il Courier New dà il meglio di sé in corpo 10 e 11 e, soprattutto, allineato solo a sinistra (so che è un limite), perché solo così può riprodurre perfettamente l'allineamento verticale delle varie lettere come per la cara vecchia Olivetti.
La ringrazio di nuovo e La saluto,
Andrea



ALL'ATTENZIONE DEI LETTORI




Cara Silvia,
per puro caso ho letto la lettera di un tuo lettore che ti chiedeva informazioni su eventuali dizionari greco-bizantini, e ho qualche aggiornamento. 

Il dizionario di Kriaras, Λεξικό της Μεσαιωνικής Ελληνικής Δημώδους Γραμματείας 1100-1669 (Kriaras, nato il 1906, è ancora vivo!) è passato 12 anni fa all'Università di Salonicco dove i suoi discepoli lo hanno digitalizzato e fatto una versione ridotta (lettere A-Π), gratuitamente disponibile in internet [qui]. Due anni fa è uscito il 15o volume/fascicolo che arriva alla metà della lettera Π (alla epsilon invece è fermo l'inglorioso Dizionario del Greco Moderno e dei suoi Dialetti, dell'Accademia di Atene). Se la redazione non incontrerà altre difficoltà, tra una decina d'anni sarà conclusa l'opera e sarà disponibile in versione ridotta monovolume e in una edizione integrale a più volumi nuova che terrà conto dei cambiamenti metodologici e filologici degli ultimi decenni. E' presto per dire se l'edizione integrale sarà disponibile gratuitamente online. 

Un'opera più completa, ma ancora in corso di realizzazione, è il Lexikon zur Byzantinischen Gräzität (LBG) di Trapp e coll. [
qui] che a partire dal 1994 esce a fascicoli di circa 250 pp., con scadenza biennale. L'ultimo è uscito il 2007 e copre quasi tutta la lettera Π (Προδ-). Secondo i piani dell'Autore dovrebbe essere completato il 2011, con una tabella di marcia che rispetta con teutonica precisione. Ad opera completa, dovrebbe risultare un dizionario di circa 1800-2000 pagine, che copre il periodo dal 4o-15o secolo [qui]. L'Autore e i suoi collaboratori si basano soprattutto le edizioni filologiche esistenti e il TLG. 

Tra i dizionari di greco antico-medievale/bizantino-moderno, oltre il DIMITRAKOS (ormai introvabile) c'è uno più recente (redatto negli anni '80-'90), estratto dalla enciclopedia PAPYROS e ora venduto in edicola in 13 volumetti f.to edicola, per un totale di circa 9.000 pagine, circa 210.000 lemmi con qualche correzione e integrazione. Esiste anche una versione in DVD, fedele al testo originale, molto criticata perché in .pdf [
qui]. Come qualità, dignitoso, forse un po' meglio di Dimitrakos, ma nulla di spettacolare, specialmente per il greco medievale (praticamente ignora il lavoro di Kriaras e Trapp, anche nella riedizione per le edicole); le etimologie, assenti dal Dimitrakos, qui sono presenti ma con abbondanza di errori, basandosi sul LSJ e l'Andriotis (etimologico del greco moderno di oltre 50 anni fa).

Christos







Carissimo Claudio,
perdoni il ritardo della mia risposta, ma i due mesi - marzo e aprile - di didattica didattica senese mi hanno impedito di evadere la corrispondenza.

Quanto al dizionario Alfomega, le accludo, in calce a questa mail, il pdf della recensione che ne e' apparsa sul Corriere della Sera, ed anche di quella pubblicata dal quotidiano neollenico Ta Nea.

Vorrei inoltre e soprattutto fornirle alcune rettifiche ed integrazioni a quanto le avevo scritto riguardo ai dizionari di greco bizantino (provengono da un bravo collega greco, Christos Robotis, che dobbiamo davvero ringraziare).

Il dizionario di Kriaras, Lexiko tes Mesaionikes Hellenikes Demodou Grammateias, 1100-1669 (Kriaras, nato nel 1906, e' ancora vivo, a differenza da quanto avevo erroneamente scritto) è passato 12 anni fa all'Universita' di Salonicco, dove i suoi discepoli lo hanno digitalizzato e ne hanno fatto una versione ridotta (lettere alpha-pi ), gratuitamente disponibile in internet [
qui]. Due anni fa è uscito il 15o volume/fascicolo che arriva alla meta'  della lettera pi  (alla epsilon invece e' fermo l'inglorioso Dizionario del Greco Moderno e dei suoi Dialetti dell'Accademia di Atene). Se la redazione non incontrera'  altre difficolta' , tra una decina d'anni sara'  conclusa l'opera e sara'  disponibile in versione ridotta monovolume e in una edizione integrale a piu' volumi nuova che terra'  conto dei cambiamenti metodologici e filologici degli ultimi decenni. E' presto per dire se l'edizione integrale sara'  disponibile gratuitamente online. 

Un'opera piu' completa, ma ancora in corso di realizzazione, e' il Lexikon zur Byzantinischen Graezitaet (LBG) di Trapp e coll. [
qui] che a partire dal 1994 esce a fascicoli di circa 250 pp., con scadenza biennale. L'ultimo e' uscito nel 2007 e copre quasi tutta la lettera pi  (Prod-). Secondo i piani dell'Autore dovrebbe essere completato nel 2011, con una tabella di marcia che rispetta con teutonica precisione. Ad opera completa, dovrebbe risultare un dizionario di circa 1800-2000 pagine, che copre il periodo dal 4o al 15o secolo [qui. L'Autore e i suoi collaboratori si basano soprattutto sulle edizioni filologiche esistenti e sul TLG. 

Tra i dizionari di greco antico-medievale/bizantino-moderno, oltre al DIMITRAKOS (ormai in effetti introvabile) ce n'e' uno piu' recente (redatto negli anni '80-'90), estratto dalla enciclopedia PAPYROS e ora venduto in edicola in 13 volumetti f.to edicola, per un totale di circa 9.000 pagine, circa 210.000 lemmi con qualche correzione e integrazione. Esiste anche una versione in DVD, fedele al testo originale, molto criticata perché in .pdf [
qui]. 
Come qualita'  e' dignitoso, forse un po' meglio di Dimitrakos, ma nulla di spettacolare, specialmente per il greco medievale (praticamente ignora il lavoro di Kriaras e Trapp, anche nella riedizione per le edicole); le etimologie, assenti dal Dimitrakos, qui sono presenti ma con abbondanza di errori, poiche' si basa sul LSJ e sull'Andriotis (dizionario etimologico del greco moderno di oltre 50 anni fa).

Con un cordialissimo saluto,
SR


alfomega



Gentile Professoressa,
quando mi chiede perdono per il ritardo nella risposta, Lei in realtà (nella mia realtà) mi concede un grande onore e un vero privilegio, perché mi pare come in sogno di trovare presso di Lei una udienza tanto inattesa quanto aperta e partecipe.
Oltre a ringraziarLa, pertanto, della preziosa bibliografia, La ringrazio vivamente perché - a tanta distanza dagli anni dell'università - mi fa tornare a sentire la gioia e l'emozione dei primi passi mossi per acquisire gli strumenti necessari alla comprensione dell'indagine filologica, di cui si può essere spiritualmente paghi.
Per amore della filologia ardisco chiedere, allora, di essere inserito idealmente come "uditore" nel numero dei Suoi allievi e discepoli, nei ritagli di tempo (senza che chieda perdono) che vorrà dedicarmi per Sua cortesia e bontà.
Con deferenti e cordiali saluti, mi creda Suo
 
Claudio


Barlaam e Ioasaf


EGR. DOTT.
 
STIAMO DISPERATAMENTE CERCANDO N. 2 COPIE DEL LIBRO "VITA BIZANTINA DI BARLAAM E JOASAF" PARE NON ESISTANO COPIE.
 
CI PERMETTIAMO DI RIVOLGERCI A LEI COME ULTIMA RISORSA PER QUALCHE SUGGERIMENTO CIRCA LA REPERIBILITA' DEL'OPERA
 
PUO' AIUTARCI???
 
RINGRAZIANDOLA ANTICIPATAMENTE
 
FILIPPO DECATALDO
LIBRERIA LA SPERANZA
 
031.735242



Carissimo Filippo,
la cattiva notizia è che purtroppo l'edizione Rusconi della "Vita bizantina di Barlaam e Ioasaf" è da tempo esaurita. Io stessa, non avendone più copie, ho supplicato il co-traduttore Paolo Cesaretti di cedermene due della (suppongo minuscola) scorta che aveva in casa. Una di queste due copie - ed ecco la buona notizia - serviva per la direttrice editoriale della Bur, collana in cui il libro dovrebbe essere ripubblicato ben presto. I tempi degli editori però sono quelli che sono... Se qualcuno dovesse avere bisogno del testo per una ragione davvero urgente, quello che posso fare è fornirgli/le/vi na fotocopia dell'unica copia che mi è rimasta. Giro comunque la vostra mail anche a Paolo Cesaretti. Inutile dire che sono commossa di tanto interesse per quella vecchia e tuttavia - per questo la ristampiamo - ritengo utile e accurata traduzione.
Un amichevole saluto,
SR


A proposito di Piero


Buongiorno

Sono un profano appassionato di storia e arte. Non sono quindi uno specialista né uno studioso perciò provo a esporle la mia richiesta senza farle perdere troppo tempo.
Ho letto da poco il suo bel libro sulla “flagellazione” di Piero e ne sono rimasto entusiasta. E’ difficile leggere oggi un libro di storia così denso, preciso, documentato e coinvolgente. Ne sono uscito però anche pieno di dubbi e di domande (ma non può essere altrimenti, se il libro vale davvero qualcosa).. Nel frattempo ho letto il nuovo saggio di Bernard Roeck sullo stesso argomento, che ripropone la tesi del legame con l’assassinio di Oddantonio.
Anche se non sono un esperto, credo che il suo libro (a differenza, forse, di quello di Roeck) sia uno di quelli che “lasciano un segno” e immagino che avrà suscitato discussioni e dibattiti. Ci saranno stati nuovi sviluppi, conferme o dubbi ma purtroppo di tutto questo è difficile trovare traccia sui normali mezzi di informazione. Le chiedo perciò se è possibile avere qualche indicazione sui luoghi ove questo dibattito si è sviluppato, in modo da poter seguire ancora un poco quella storia affascinante che Lei ha saputo indagare così bene.
 
Spero davvero che Lei abbia qualche minuto per una risposta. In ogni caso la rigrazio per l’attenzione e, soprattutto, per quello che fa per la nostra cultura.
 
Con amicizia e affetto.
 Walter



Caro Walter,
anzitutto grazie delle sue parole così lusinghiere.
Tutto quello che è stato scritto sulla mia interpretazione della Flagellazione è pubblicato nella pagina del sito dedicata all'Enigma di Piero (nella sezione "Recensioni", ma troverà materiali anche nelle interviste e nei programmi radiofonici e televisivi, che pure sono disponibili). 
In effetti però, se debbo dirle, è mancato finora qualcosa di molto prezioso, almeno sulla stampa ufficiale: le obiezioni e le confutazioni. 

Anche nei due principali pubblici dibattiti con i massimi esperti di Piero tra gli storici dell'arte italiani, Carlo Bertelli e Antonio Paolucci (organizzatori, fra l'altro, della recente mostra su Piero, al cui catalogo ho peraltro anch'io contribuito), che hanno avuto luogo pochi mesi fa, l'uno al Palazzo Ducale di Urbino, proprio davanti alla tavola  di Piero, e l'altro  a Bologna, nel contesto di Artelibro (questo secondo dibattito era  denominato  "certame", dunque avrebbe dovuto essere un vero e proprio "duello", ma è stato quasi un minuetto, lusinghiero per me, e molto interessante dato l'interlocutore; trova le indicazioni esatte su entrambi i dibattiti, così come sugli altri eventi simili, nella sezione "Agenda" del sito), non sono stati tanto controversiali quanto avrei sperato. 
Né sono ancora arrivate le recensioni critiche (che prima o poi certo appariranno) sulle riviste scientifiche italiane e internazionali. La sola apparsa, sul Journal für Kunstgeschichte, in italiano fra l'altro, è anch'essa stata inserita nel sito. Sullo stesso numero della stessa rivista è apparsa anche una recensione (molto dura) del libro di Roeck. 
Ma proprio da quando è uscito (ora anche in italiano) il libro di Roeck, sembra che qualcosa di realmente simile a una discussione dura, tesa e senza complimenti  sia nell'aria. 

Come è annunciato nell'articolo di Pierluigi Panza apparso recentemente sul Corriere della Sera (e anch'esso inesorabilmente pubblicato nel sito), il 23 giugno prossimo all'Istituto Tedesco di Studi Veneziani, a Palazzo Barbarigo della Terrazza, sul Canal Grande, si terrà un vero e proprio duello, in cui i due avversari - Roeck ed io - saranno affiancati ciascuno da due "scudieri" (così li hanno denominati i seri e severi organizzatori germanici), scelti tra i massimi storici dell'arte italiani e stranieri esperti di Piero della Francesca o comunque degli argomenti portati dai due libri. 

Sarebbe magnifico se anche lei fosse tra il pubblico - o, chissà, tra i duellanti e dibattenti.
SR



La rivincita delle mistiche cristiane


Buongiorno professoressa Ronchey,
sono Daniela Fabbri e ho letto con molto piacere il suo articolo sulle mistiche pubblicato da La Stampa. Ho cercato in internet materiali sul convegno di New York di cui Lei parlava ma non sono riuscita a trovare nulla (forse non ho cercato bene...). Saprebbe indicarmi dove eventualmente trovare programma e relatori?
Abito in un piccolo comune appena fuori Milano, Binasco, che ha dato i natali a una Beata, Veronica da Binasco appunto, che forse in misura più marginale è stata una rappresentante di questo fenomeno. Con un gruppo di amici stiamo cercando di organizzare una giornata di studio sulla sua figura e quindi siamo alla ricerca di materiali su questo tema.
Grazie per la sua attenzione (e soprattutto per quello che scrive...)
Daniela Fabbri



Cara Daniela,
nella prima sessione del convegno di New York organizzato dal Sum in collaborazione con la New York University si è occupato delle mistiche cristiane un medievista italiano, Claudio Leonardi. Le accludo una scheda che spiega cosa è il Sum e il programma del convegno. Inutile dire che l'esposizione del Prof. Leonardi e' stata per forza di cose molto parziale, anche nella scelta delle figure trattate, e che se vuole approfondire il tema specifico delle mistiche cristiane le converrà rivolgersi, oltre che a lui, anzitutto agli studi di Elémire Zolla e di Giovanni Pozzi, oltreché a quelli più recenti di Carlo Ossola.
Un cordialissimo saluto,
SR



Sum
Programma del convegno

"Dopo le due cadute di Costantinopoli"


Cara Silvia, ho trovato una cronaca del Congresso su "Dopo le due cadute di Costantinopoli", per il quale tu ha tenuto una relazione su "Andrea, il rifondatore di Bisanzio". Vorrei sapere se gli Atti sono stati pubblicati. Chi, se non l'interessato può rispondere più rapidamente? Ti ringrazio di cuore, Roberto Romano.


Caro Roberto,
proprio ora mi sono arrivate da Marina Koumanoudi le bozze del contributo al convegno in questione. Ci vorrà dunque ancora un po' prima che gli Atti vengano pubblicati, ma ovviamente ti terrò aggiornato.
Un caro saluto,
SR


Mondo Bizantino


Ho acquistato il primo volume di Mondo Bizantino:

L'Impero Romano d'Oriente; è molto interessante ed appassionante.
Vorrei sapere quando è prevista l'uscita del secondo volume:
L'Impero Bizantino.
Grazie per l'attenzione.
Distinti saluti.
Stefano



Caro Stefano,
sono contenta che il Mondo Bizantino le sia piaciuto: l'edizione italiana è stata una notevole fatica, ma Tommaso Braccini ed io, e naturalmente l'editore Einaudi, crediamo fermamente che ne sia valsa e ne valga la pena. Al secondo volume stiamo lavorando, ma non appena si conoscerà una data di uscita certa glielo farò sapere.
Un amichevole saluto,
SR


Io Donna


Gentile Professoressa Ronchey,
Complimenti sinceri per la Sua coraggiosa intervista sulla laicità pubblicata sull'ultimo numero di IO Donna.
Con molta cordialità    
 
Prof. Dr. Arturo Romer
CH-6648 Minusio



Gentile Arturo Romer,
grazie dei complimenti. A quanto pare dire cose fino a poco tempo fa ovvie è diventato oggi un atto di coraggio. Motivo di più per farlo!
Un saluto,
SR 



L'articolo allegato è stato pubblicato il 29.1.2008 sul Corriere del Ticino (quotidiano più importante della Svizzera italiana). Condivido la Sua osservazione sul coraggio.

Cordialmente  Arturo Romer



Caro Arturo Romer,
perdoni il ritardo con cui ormai, ahimé, tutta la sfera della mia corrispondenza si muove - per usare un'immagine bellarminiana.
Ho molto apprezzato l'articolo che ha pubblicato sul Corriere del Ticino e, visto che è stato così cortese da inviarmelo, penserei di inserirlo nel Libro degli Ospiti del mio sito (www.silviaronchey.it). Sempre che a lei faccia piacere.
Un cordialissimo saluto,
SR



La ringrazio molto del Suo generoso apprezzamento. L'inserimento del mio articolo sul Suo sito mi fa grande piacere.
Con molta cordialità   Arturo Romer