mag 2007
		
	Alle otto della sera
31/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Salve,
Ho avuto l'occasione di ascoltare alcune puntate della Vostra trasmissione sulla presa di Costantinopoli.
Ritengo (per quanto può valere il mio giudizio...), il programma estremamente interessante, perchè rende molto chiaro un passaggio storico di enorme e lunghissima portata, che viene spesso ignorato; ed inoltre è magnificamente condotto dalla curatrice, che è bravissima nello spiegare/raccontare i fatti accaduti.
Ho notato che domani (venerdi primo giugno) si concluderà la serie su Costantinopoli, e dato che spesso mi è difficile ascoltare il programma, Vi chiedo se è possibile recuperare in qualche modo una raccolta completa delle puntate andate in onda.
Cordialmente
davide
Caro Davide,
grazie del suo messaggio e dei suoi apprezzamenti.
Quanto alla sua domanda, la risposta è sì. Le puntate diverranno scaricabili presto (anche sul sito www.silviaronchey.it). E conto di riuscire anche a trasformarle in un libro, da pubblicare l'anno prossimo per Sellerio.
Un cordiale saluto,
SR
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Alle otto della sera
29/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Gentile Prof. Ronchey,
grazie per la sua bellissima serie sulla caduta di Costantinopoli. Se dovessi scegliere come fare una trasmissione di questo tipo, la farei come la vedo realizzata da Lei. Sono molto apprezzabili il rigore storico e documentale, assieme agli aspetti economici e di valutazione secondo la nostra ottica "moderna" dei fatti di quel tempo, assieme agli aspetti emotivi ed emozionanti di quelle vicende, che hanno suscitato il mio entusiasmo.
Complimenti - e non mi consideri sfacciato se oso sperare in una seconda puntata, e cioè 'la battaglia di Vienna' nella quale Emanuele di Savoia ha sconfitto i turchi che stavano per invadere tutta l'Europa. Forse questo ricade meno nell'ambito disciplinare della sua competenza storica, tuttavia il suo stile è così accattivante che credo la riuscita di questa altra serie di trasmissioni sarebbe eccellente.
Con i migliori saluti
Enrico
Caro Enrico,
come ha ragione! La battaglia di Vienna non solo è una tappa capitale della storia europea, ma è straordinariamente affascinante nonché è ancora meglio, se possibile, documentata, almeno sul piano storico-militare, di quella di Costantinopoli.
Credo comunque che spetterà a uno storico moderno e non a un bizantinista occuparsene. So peraltro che Valerio Massimo Manfredi sta scrivendo qualcosa proprio a questo riguardo, non so se un libro o la sceneggiatura per un film.
Grazie per i complimenti, un saluto,
SR
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Alle otto della sera
29/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Buonasera!
Volevo complimentarmi per la trasmissione in generale, ma soprattutto per questa ultima serie, davvero interessantissima.
Mi rivolgo quindi a Silvia Ronchey, perchè sta passando informazioni interessantissime e sfaccettature difficili da reperire sui libri di storia.
Per me, la scoperta fatta alcuni anni fa grazie ad un amico, di quanto la nostra cultura sia legata a Bisanzio è stata bellissima.
Sono stata a Bisanzio tre volte e proprio l'ultima volta ho cercato, con quello che sapevo, i segni dell'ultima battaglia: dalle mura, alla catena che ancora è conservata nel museo della marina (mi pare), alle bombarde ...
Grazie mille e spero che le puntate diventino scaricabili presto.
Saluti "complimentosi" e buon lavoro a tutti!
Chiara
Cara Chiara,
grazie per i complimenti e soprattutto per quanto scrive - è una vita che cerco di dimostrarlo! - sull'importanza del legame della nostra cultura con Bisanzio.
Non solo le puntate diverranno scaricabili presto (anche sul sito www.silviaronchey.it), ma conto di riuscire anche a trasformarle alchemicamente in un libro, da pubblicare l'anno prossimo per Sellerio.
Un saluto,
SR
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Alle otto della sera
28/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Gent.ma prof.ssa Ronchey,
Le è scappato un "vivèret" durante una citazione latina. Che dirò ai miei studenti di prima liceo con cui mi arrabbio quotidianamente per gli accenti dell'imperfetto congiuntivo?
Inoltre, nella mia ignoranza, non capisco perché si debba dire "Paleològo" e non "Paleòlogo".
Ultimo ma non meno importante, prendo atto che per lei i dibattiti di Bessarione e Nicola Cusano sulla "religione universale" erano più elevati delle banali questioni dogmatiche tipo il Filioque. A me pare che sia esattamente il contrario: paccottiglia gnostica le prime, vaniloqui che oggi ahimé vanno di gran moda, decisive questioni teologiche le seconde benché oggi sprezzantemente neglette.
I più cordiali saluti
Franco
Caro Franco,
la ringrazio delle sue stimolanti spigolature.
Se mi è scappato un vivèret, per un filologo classico quale io sono, è veramente più vergognoso del tradimento di Giustiniani!
Invece l'accentuazione di Paleològos è la sola corretta, dal punto di vista della storia della lingua greca. In età bizantina - specie poi in quella tarda - si erano già introdotte le consuetudini che si incontreranno poi anche nella katharevousa del greco moderno (ad esempio: vizandinològos e non vizandinòlogos, per dirne una).
Nulla, naturalmente, morfologia e grammatica in testa, vieta di pronunciare Paleòlogo, all'antica; ma è un ipercorrettismo, o comunque un anacronismo.
Quanto al maggiore interesse che lei accorda al dibattito dogmatico sul Filioque rispetto a quello filosofico tra Bessarione e Nicola Cusano, bè, ognuno ha i suoi gusti e le sue priorità. Tuttavia, se mi permette, un dato oggettivo c'è. In una prospettiva strettamente teologica, l'originaria introduzione del Filioque nel Credo non può che essere vista come un'interpolazione incolta, rispetto, intendo, al sofisticato dibattito trinitario dei grandi concili precedenti. Che poi intorno a questo piccolo pasticcio, risalente ai secoli bui del medioevo ispanico, generato da circostanze ecclesiastiche locali e contingenti, si sia imbastita dapprima una querelle politica e poi creata, col procedere dei secoli, una vera e propria letteratura teologica, è un altro paio di maniche: lungi dal sottovalutarne l'importanza storica.
Per la vera e propria storia del pensiero, a mio avviso, gli scritti di Cusano e Bessarione sono molto più importanti, se studiati a fondo; ma posso anche capire la sua allergia alla rivalutazione un po' new age di una lignée filosofica che lei definisce, in senso lato credo, gnostica, e che in effetti è a volte un po' troppo facile piegare alle mode.
Un cordiale saluto,
SR
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Alle otto della sera
26/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Salve, seguo con grande attenzione il vostro programma sulla caduta di Costantinopoli! Vorrei sapere se, anche al termine della trasmissione, sarà possibile disporre di un testo scritto di quanto detto sulla caduta di Costantinopoli e di altri argomenti sempre trattati da questa trasmissione. Compllimenti a tutta la redazione sia per i testi che per la scelta delle musiche.
Annamaria
Cara Annamaria,
grazie del suo messaggio e dei complimenti. Posso rispondere solo per quanto riguarda la caduta di Costantinopoli: sì, con un po' di lavoro alchemico dovrei riuscire a trasformare il testo delle puntate in un breve libro, da pubblicare l'anno prossimo per Sellerio.
Quanto alla scelta delle musiche, che anch'io ho trovato adorabile, il merito è tutto della regista Federica Barozzi.
SR
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Alle otto della sera
26/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Egregia redazione, da un paio di settimane ascolto in Podacast la storia raccontata dalla bella voce di Silvia Ronchey.
Sono uno storico , ma anche una vecchia cultrice della radio e mi ha fatto molto piacere questa scoperta che si può "ad libitum" fruire.
Complimenti vivissimi alla prof.ssa Ronchey e a voi che date spazio a queste iniziative, riscattando la Rai da tanto pattume in prima serata e non solo.
Distinti saluti
Mariantonietta
Cara Mariantonietta,
grazie a lei, da parte mia e anche da parte dei (coraggiosi, ha ragione!) colleghi di RadioRai. Sono particolarmente felice che lei, da storico, ascolti questa storia in Podcast. Mi conferma nell'idea che la trasmissione del sapere sa trovare sempre nuovi veicoli, e che se i mezzi tradizionali (scolastici, universitari, libreschi) a volte sembrano essersi un po' inceppati, il suo meccanismo sia in realtà inarrestabile.
SR
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Alle otto della sera
25/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Cara Silvia , ora che è quasi finita, volevo farti i miei complimenti più vivi per “le otto della sera”: si tratta davvero di un’eccellente divulgazione fatta inoltre, il che non guasta, con la tua bella voce calda e avvolgente. Un caro abbraccio.
Mario
Sinesio
25/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Gentile Professoressa,
sono un vecchio laureato della Facoltà di Lettere e Filosofia di Siena e lavoro in Banca.
Ho appreso che lei è docente a Siena dal mio amico Alberto Olivetti - che insegna Estetica da voi - e dal sito della Facoltà (io ho avuto l'occasione di conoscerla e di apprezzarla seguendo la trasmissione di RAI DUE, alle Otto della sera, che tratta della caduta di Costantinopoli e che va in onda proprio in questo periodo).
Avrei un quesito da porle e Le sarei grato se potesse rispondermi o farmi rispondere da qualcuno dei suoi studenti.
Sul libro di C.F. Volney "Les Ruines" Réimpression de lédition de Paris, 1822 - Slatkine reprints Geneve 1979 - presentation de Jean Tulard, a pag.234 alinea 19, c'è un rimando alla nota di pag 363, la quale testualmente recita:
......"Le peuple, dit l'eveque Synnesius (IN CALVIT., pag.515) - (sic) - veut absolument qu'on le trompe, on ne peut en agir autrement avec lui...............Les anciens pretres d'Egypte en ont toujours usé ainsi; c'est pour cela qu'ils s'enfermaient dans leur temples (omissis).....si le peuple eut été du secret, il se serait faché qu'on le trompat.(omissis)...........Pour moi, je serai toujours philosophe avec moi, mais je serai prétre avec le peuple".
Ebbene, l'Elogio della Calvizie mi risulterebbe essere un libro di nemmeno cento pagine e non di 515; l'ho letto e non ho, comunque, trovato la citazione; ho scorso l'opera di Sinesio di Cirene, Lettere e Inni (a cura di Garzya) e, ugualmente, non ho trovato alcunchè. In una nota di un articolo in inglese, che parla di esoterismo, c'è la stessa citazione, riferita a Sinesio, che rimanda, però, a Cave's Eccl. pag 115, ma anche con questi estremi non sono giunto ad alcun risultato.
Lei conosce la citazione? e saprebbe dirmi a quale opera di Sinesio si riferisce?
La ringrazio anticipatamente per quello che potrà fare. Con molta stima, indipendentemente, mi creda, dal fatto se Lei avrà il tempo per rispondere a questa mia richiesta.
Florio
Alle otto della sera
25/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Rilevo che in più circostanze la conduttroce del programma ha pronunciato il vocabolo Paleologo, con un accento errato: quest'ultimo, infatti, va posto sulla "o"del dittongo "eo" e non sulla seconda "o".
Cordialità.
Ugo
Caro Ugo,
l'accentuazione Paleològos è la sola corretta, dal punto di vista della storia della lingua greca, e dunque, per noi bizantinisti, obbligatoria. In età bizantina - specie poi in quella tarda - si erano infatti già introdotte le consuetudini che si incontreranno poi anche nella katharevousa del greco moderno (ad esempio: vizandinològos e non vizandinòlogos, per dirne una).
Nulla, naturalmente, morfologia e grammatica in testa, vieta di pronunciare Paleòlogo, all'antica (nella quale l'accento non cade comunque sul dittongo "ai" ma sulla "o" che lo segue immediatamente), specie in un contesto non neogreco italiano qual è quello in cui lei presumibilmente vive.
Grazie comunque dell'attenzione, e un cordiale saluto.
SR
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Alle otto della sera
23/05/07 Archiviato in: Civiltà bizantina
Gentile signora Ronchey,
sono un povero geologo, ormai a trent'anni di distanza degli studi classici.
Per vari motivi (Paolo Rumiz tra gli ultimi!!) cerco di manteermi curioso, su religioni, oriente, storia.
Ascolto poco la radio, un po durante il viaggio tra Trieste 8dove lavoro) a Udine, dove vivo.
Per sua fortuna e mia sfortuna l'altro ieri sonon tordato a casa tardissimo ! e sono incappato nel suo programma.
Bellissimo e come lo racconta bene !
Adesso cerco di usare al meglio la tecnologia:
Ascolto le puntate utilizzando una connessione a fibre ottiche, quindi uso un software per intercettare il segnale audio e trasformarlo in file .mp3 e poi l'ascolterò con l'iPod
Auguri per il suo lavoro
furio
p.s.
ma trovo, su internet una pianta di Costantipoli con i nomi delle porte, dei quartieri ?
grazie
Caro Furio,
grazie per quanto mi scrive.
In internet c'è un buon sito, fatto dal mio collega della NYU Thomas Mathews (se associa questo nome e Constantinople google dovrebbe trovarlo subito), con una pianta interattiva di Costantinopoli: di fatto, cliccando sui vari toponimi, se ne ottengono foto e piante.
Ad ogni buon conto, le allego la mappa più seria che abbiamo, che è ancora quella della Constantinople Byzantine di Janin: è il minimo, per l'occhio di un geologo! La risoluzione è alta e zoomando può distinguere ogni nome e dettaglio.
Un amichevole saluto,
SR

grazie mille a lei,
la carta è ottima se non altro mi aiuta subito a capire che la città antica, a differenza di quella moderna era tutta a sud del Corno d'oro.
ieri mi sono addormentato ascoltando sull'i-pod la terza puntata.
E pensavo a quella cretina di mia figlia (15 anni, l'anno scorso 10 in matematica, 9 in latino, quest'anno primo moroso e nuovi dovcenti e il profitto è sceso) che non ama la storia !
cielo, se avesse un'insegnate che spiega come lei, sono certo ne rimarrebbe affascinata.
buon week end
furio
PS ho passato la lontana estate del 1975 a meditare
mi iscrivo a Storia o mi iscirvo a Geologia...
è andata come sa...
Cara Silvia,
ieri sono finalmente riuscito ad ascoltare l'ultima puntata e ho finito.
Peccato sei una grande affabulatrice, degna comare/compare di gente come Marco Paolini, capaci di rendere storia viva, racconto afffascinante anche storie che sembrano ormai lontane, forse noiose.
Martedì vado una settimana a Kos, una delle Isole greche, facile che mettero piede perfino in Turchia.
io odio il mare, cosa non si fa per i figli. Tra i libri da portare mi prenderò quello tuo su Piero delle Francesca
Buon lavoro e cari saluti
furio
Caro Furio,
bè, grazie, i tuoi apprezzamenti mi sembrano tutti lusinghieri.
Se vai a Kos ti consiglio di fare una visita al monastero di San
Giovanni Theologos a Patmos e alla grotta dell'Apocalissi (c'è un
aliscafo tutti i giorni, va bene che odi il mare però vale davvero la
pena).
Sono molto felice che tu parta con il mio libro per quelle che molti
identificano con le omeriche Isole dei Beati.
Kalò taxìdi!
SR
odio stare al mare senza fare nulla..
per lavoro (Antartide) ho traversato 5 volte l'Oceano meridionale, mare forza 10
e poi ho avuto un padre famoso speleologo
e entrare in grotta è tornare a casa, nelle Madre terra
Ah si, l'hanno scorso ho visto mMnemvassia, con la chiesa in cima al monte e Mistrà che posti, che posti !
mi ha solamente un po' deluso il Malvasia del posto.
E' come il Tokaj ungherese: gli originali sono dolci, da meditazione i nostri sono secchi, da pesce,
Iassu !
ff
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Complimenti
16/05/07 Archiviato in: L'enigma di Piero
Egr.a prof.ssa Ronchey,
sto leggendo il libro 'L'enigma di Piero' e vorrei ringraziarLa, semplicemente.
(Infatti non trovo le parole per trasmettere l'entusiasmo che provo nel leggerlo e nel diffonderlo presso amici in grado di apprezzarlo).
Mi ha aperto gli occhi e mi pare di capire, adesso, molto di più le complesse vicende storiche e la cultura moderna, mediterranea e veneziana. Ma è anche la struttura che Lei ha scelto di dare all'opera che mi affascina e che le conferisce una particolare 'spazialità' (mi passi, La prego, questo attributo architettonico)
Grazie!!!
Barbara
Carissima Barbara,
la ringrazio davvero delle lodi e dell'entusiasmo, tanto più gradito da parte di una veneziana!
SR

